«Finché sono adulti e consenzienti va bene tutto». Quante volte hai sentito, o forse pronunciato, queste parole? In effetti è un’ottima filosofia di vita: non giudicare e non essere giudicati. Nel mondo dei giochi erotici di dominazione e sottomissione (il cosiddetto ‘BDSM’) c’è perfino una sigla che viene usata spessissimo per chiarire ulteriormente il concetto: ‘SSC’ sta per ‘Sano, Sicuro e Consensuale’. “Sano” è inteso nel senso psichiatrico di restare con i piedi per terra, senza prendere troppo sul serio fantasie estreme che non tengano conto dei limiti concreti imposti dalla legge, la medicina e così via. “Sicuro” vuol dire che prima di lanciarsi in pratiche complicate conviene aver studiato bene cosa si vuol fare, che strumenti usare e come, nonché come prevenire e curare eventuali danni. Infine, “Consensuale” va un po’ oltre il semplice dirsi «ok, facciamolo» e prende in considerazione aspetti quali la consapevolezza di cosa comportano le pratiche, la capacità di intendere e volere, eccetera. Con basi come queste sembra logico quindi non porre limiti particolari alle proprie fantasie erotiche… o no?
Come avrai intuito, le cose sono un po’ più complicate di così. SSC e sospensione del giudizio infatti sono sacrosanti anche se non fai BDSM – ma la realtà dei fatti è che anche il sesso “estremo” dei limiti deve averli, per il bene di tutti. Vediamo quindi dove conviene fermarsi e dove ci si può invece scatenare.
Prima di tutto: finché si tratta di fantasia, lasciarsi andare fa solo bene. Intanto perché censurare perfino i pensieri è una prospettiva mostruosa… ma soprattutto perché è stato scientificamente dimostrato che più si reprimono gli impulsi erotici, più aumenta lo stress. Che non vuol dire solo essere un po’ nervosetti, ma in certi casi significa sviluppare veri e propri disturbi mentali che possono manifestarsi con improvvise esplosioni psicotiche. O, per dirla in modo meno tecnico: è come negare i dolci a un goloso per sei mesi di fila; se a quel punto incrocia una pasticceria, non sarebbe tanto strano se vi si precipitasse dentro per ingozzarsi di torte oltre ogni misura. La controprova viene dal Giappone, una delle nazioni in cui i manga porno con protagoniste minorenni sono venduti ovunque… e in cui i crimini di pedofilia sono molto meno diffusi che nel resto del mondo, semplicemente perché chi ha desideri di quel tipo li sfoga leggendosi un fumetto anziché molestando bambini veri. Morale di tutto ciò: non avere paura nemmeno delle tue fantasie più atroci – purché tu abbia ben presente che non devi metterle davvero in pratica.
Questo è anche il principio secondo cui vengono valutati dai medici i comportamenti devianti. In sostanza il criterio è: puoi divertirti come ti pare, ma se il tuo comportamento arriva a causare disagio a te o ad altre persone, è il momento di chiedere assistenza a uno psicologo o un sessuologo. Ciò significa anche che non bisogna sentirsi “sbagliati” o dei mostri se si hanno fantasie strane (e ce ne sono tante: sono state catalogate oltre 2.000 parafilie differenti). La tripsolagnia, per esempio, è il feticismo per lo shampoo – che va benone, se ti piace il genere… almeno finché non te ne fai 50 al giorno o rapisci la vicina di casa per lavarle la testa a forza.
Un altro limite concreto è limitare i danni fisici, anche se consensuali. La legge italiana per esempio querela d’ufficio chiunque abbia causato lesioni che richiedono oltre tre settimane di cura, perché a quel punto la vittima evidentemente non è in grado di preservare la propria salute, ed è meglio salvarla da sé stessa. Anche se è perfettamente d’accordo a farsi massacrare.
Qui torniamo al concetto di consenso che, come dicevamo prima, è un po’ più elaborato di come lo si pensi normalmente. Pensa ai giochi erotici di esibizionismo: magari ai partner piacciono da morire, ma le persone che si trovano ad assistervi per caso non hanno certo dato il loro consenso – e oltre a essere poco carino rischiate pure di beccarvi una denuncia. Poi il consenso deve essere “abile”, cioè dato da una persona con tutte le facoltà per esprimerlo. Chiaramente minorenni e animali non ricadono nella categoria (rispettivamente per motivi legali e… beh, animali), ma forse non sai che il cervello umano non sviluppa del tutto il lobo frontale – la parte che permette di valutare pienamente le conseguenze di ciò che si fa – prima dei 20 anni circa. Ciò non vuol dire che si debba rimanere vergini fino a quell’età, ma dovresti tenere conto del fatto che è poco etico proporre pratiche estreme a chi non è realmente in grado di gestirle.
La buona notizia dopo tutti questi divieti è che tutto ciò che non infrange questi principi è decisamente entro i limiti del consentito – e ci sono davvero migliaia di possibilità di divertirsi sia col sesso vanilla che kinky, soft o superhard. Buon divertimento, quindi!