Un problema sessuale piuttosto frequente fra le coppie è la discrepanza di aspettative – che è un modo complicato per dire «non ci eravamo capiti, ed è stata una brutta sorpresa». Un esempio potrebbe essere il partner che, dopo aver chiesto: «ti piace il sesso anale?» e aver ricevuto risposta affermativa si fissa solo su quello dimenticando altre pratiche… mentre l’altra persona lo apprezza solo come variazione occasionale. Oppure c’è lo scenario classico di chi decide di “aprire la relazione” e si sente traditə quando il partner sviluppa un rapporto affettivo con la nuova conoscenza: uno pensava a un giochino a tre tanto per dare un po’ di pepe alla relazione, l’altro puntava al poliamore. Gli esempi potrebbero andare avanti all’infinito, ma l’elemento comune è uno solo: un incidente di comunicazione.
Questo genere di problemi si può risolvere in terapia, ma è di gran lunga meglio prevenire che curare. Qui però entra in gioco una seconda difficoltà. Anche chi parte con le migliori intenzioni spesso si accorge di non sapere affatto gestire conversazioni così particolari. La colpa può essere dell’imbarazzo nell’approfondire questioni di sesso, della timidezza nel dichiarare esplicitamente le proprie fantasie, della paura di non essere accettatə dal partner, della banale ignoranza di come funzionino certe pratiche, e così via. Ma allora come si fa a mettersi veramente d’accordo su come ci si vuole divertire a letto? Serve un corso di comunicazione?
Beh, in effetti non sarebbe male… ma in mancanza di quello si può sfruttare un trucco nato nella comunità di chi pratica il BDSM. E no, non servono fruste e corsetti: si tratta della ‘negoziazione’.
Non lasciarti ingannare dal nome: questa negoziazione non è quella dei commercianti e dei contratti, ed è bene chiarirselo subito. In una “negoziazione” lavorativa o diplomatica infatti il principio è quello della competizione. Ciascuna parte vuole ottenere il massimo vantaggio possibile, di solito a discapito dell’altra; per trovare un accordo bisogna scendere a compromessi, rassegnarsi a concessioni, e il risultato in genere è un po’ deludente per tutti.
La negoziazione erotica invece è un momento di collaborazione, in cui si ragiona insieme sul modo migliore per soddisfare le proprie necessità e fantasie facendo divertire altrettanto anche il partner. Come ogni altro aspetto delle relazioni sessuali, se fatto bene si tratta di un gioco entusiasmante durante il quale si scoprono nuovi piaceri e si consolida la complicità fra amanti.
Il concetto di negoziazione erotica è nato come dicevamo nel mondo del BDSM perché, come puoi immaginare, in quel contesto gli equivoci possono diventare pericolosi. Dire «vorrei essere dominatə», per esempio, è decisamente troppo vago. Io magari intendo che mi diverte se mi guidano nel dare piacere, mentre tu stai già tirando fuori aghi e strumenti elettrificati – meglio quindi fare chiarezza. E quale è il miglior modo per farlo? «Lo so! Facendo un contratto!» dice una persona sprovveduta che si ricorda la famosa scena di 50 sfumature di grigio… e invece no. I contratti sessuali (che fra l’altro non hanno alcun valore legale) possono forse essere un gioco carino per chi ha quel tipo di fantasia, ma è meglio evitarli. Il rischio è infatti di cristallizzare il rapporto entro le dinamiche fissate su carta, ammazzando la creatività e soprattutto obbligando i partner a non evolversi mai da quelli che erano al momento di firmare.
Una vera negoziazione è invece una normale chiacchierata fra persone che si piacciono e si amano. Si svolge con tutta calma, forse anche nell’arco di settimane o mesi, raccontandosi l’un l’altrə le proprie fantasie, ascoltandosi con attenzione e prendendosi il tempo di ragionare. Nel frattempo naturalmente la vita continua e il sesso pure, ma piano piano ci si costruisce così una mappa più chiara dei desideri e dei bisogni della coppia – e siccome appunto le persone si evolvono e cambiano col tempo, questa conversazione può continuare per sempre in tutta serenità, semplicemente perché vuol dire che abbiamo a cuore il piacere di entrambi.
Il primo passo consiste nel capire tre cose: che cosa ci piace o piacerebbe fare, che cosa sicuramente non ci piace per niente, e che cosa ci incuriosisce ma forse ci lascia anche perplessi o ci spaventa un po’. Quando si comincia a pensarci su è facile che vengano in mente dozzine e dozzine di cose, dalle pratiche vere e proprie a certe parole, da un certo tipo di abbigliamento all’ambientazione, o il tipo di musica di sottofondo, o molto altro ancora. Segnarsi tutto su un foglio può aiutare, oppure si possono addirittura trovare online delle schede già pronte in cui bisogna solo smarcare le caselle che corrispondono ai nostri gusti.
La fase successiva è condividere queste liste col partner, chiarendosi prima che non ci giudicheremo l’un l’altro e non smetteremo certo di piacerci per un semplice elenco di idee. Si può semplicemente parlare, magari mentre si è rilassati sotto le lenzuola e ci si coccola, scambiarsi i fogli o leggerli insieme. Per il momento non bisogna decidere niente, ma solo cominciare a mettere un po’ di carte in tavola. Probabilmente spunteranno temi sorprendenti, ai quali non avevate mai pensato o di cui non avevate mai parlato. Anche fermandosi qui, sarebbe già un grande successo!
Arrivati a questo punto si decide come modificare il nostro modo di fare sesso per renderlo ancora più bello. Sicuramente “terremo” gli aspetti che piacciono a entrambi, ed escluderemo quelli che infastidiscono un partner. Nel mezzo ci saranno però molte proposte mai provate prima, che forse uno dei due conosce meglio dell’altro e può guidare a provare. Ci saranno cose da esplorare insieme da zero, possibilmente informandosi prima sul modo migliore di farle. Ci sarà, insomma, una idea di sessualità completamente nuova – in cui ci si rispetta di più, si è più sicuri di come dare e ricevere più piacere… e nella quale avrete un lungo elenco di giochi da provare un po’ per volta, continuando a dirvi cosa vi è piaciuto di più e cosa meno. Pronti a negoziare?