“Sessualità alternativa” – Cosa vuol dire davvero?

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27/09/2022

Quante volte hai sentito parlare di “sessualità alternative”, o uno dei suoi cento sinonimi?

Il concetto viene infatti indicato anche con termini come ‘kink’, ‘erotismo estremo’, ‘eros insolito’ e così via… ma l’idea di fondo è sempre la stessa – e sempre un po’ fumosa. Perché, a pensarci bene, il sesso potrà anche essere “alternativo”… ma a cosa? Dopotutto, ognuno lo fa un po’ a modo suo, e non ci sono regole fisse. Quel che può essere strano per me magari è la tua quotidianità, e viceversa.Anche la scienza ha stabilito da almeno 80 anni che la sessualità “normale” non esiste se non in puro senso statistico.

Tradotto: è vero che la maggior parte delle persone sessualmente attive tende a essere eterosessuale, più o meno monogama e non esclude di fare figli – tuttavia ci sono anche miliardi di individui che vivono la cosa in modi completamente differenti. Non è che un gruppo sia normale e l’altro anormale: è solo una questione di numeri, che oltretutto continuano a cambiare nel tempo e a seconda delle differenti culture. Per esempio, negli ultimi trent’anni sono molto aumentati i praticanti di BDSM (i giochi erotici di dominazione e sottomissione); nei Paesi industrializzati sono sempre più diffuse le relazioni poliamorose; le persone gay sono ormai ampiamente riconosciute e integrate… gli esempi sono infiniti!

Definizione di normalità sessuale

Forse la definizione di normalità sessuale alla quale si fa più riferimento è quella rappresentata dai mass media – televisione, giornali, cinema, radio, siti di grande seguito, eccetera – che ci influenza un po’ tutti, perfino chi non segue questi canali ma ne è comunque circondato per tutta la vita. Proviamo ad andare dietro le quinte a vedere come ragiona chi gestisce questi media: stringi stringi, i suoi obiettivi sono solo due. Il primo è farsi seguire dal pubblico più ampio possibile; il secondo risultare attraente per gli inserzionisti pubblicitari che finanziano il tutto. Il modo più semplice per raggiungere entrambi i risultati è presentare idee semplici, poco controverse e facilmente condivisibili. Ecco perché i professionisti della comunicazione parlano di “famiglia del Mulino Bianco”: papà, mamma e due figli che conducono una vita serena e terribilmente banale non spaventano nessuno, così vengono presentati come la “normalità”.

Alla faccia di divorzi, femminicidi, liti, solitudini e problemi quotidiani che sappiamo tutti benissimo essere la “realtà vera”.Siccome però non siamo dei pubblicitari, lasciamo perdere la finzione delle relazioni idealizzate e vediamo come stanno davvero le cose. Una volta chiarito che la “sessualità normale” non esiste… cosa è allora questo “sesso alternativo” di cui parlavamo all’inizio? Chi l’eros insolito lo pratica davvero se lo chiede da almeno mezzo secolo, e ogni tanto spuntano nuove idee per definirlo. Quella probabilmente migliore è anche una delle più semplici: le sessualità alternative sono tutte quelle che ti spingono a mettere in discussione le tue certezze. Convinzioni quali il fatto che si possa amare una persona sola per volta, che sia meglio reprimere i desideri più “perversi” senza esplorarli, che l’educazione sessuale sia un pericolo per la società, che si possa amare solo chi abbia il corpo fatto in un certo modo… o che il sesso sia una roba che si fa solo con i genitali.Quando si incontrano “diversità” come queste ci sono tanti modi di reagire. Qualcuno si scandalizza, si arrabbia o si spaventa. Qualcun altro esamina la cosa e decide che non fa per lui o lei. Qualcun altro ancora scopre mondi ai quali non aveva nemmeno mai pensato. E tu, che tipo di persona sei?

Scritto da: Ayzad

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