«Ehi, proviamo a usare un sex toy?» Il partner ti fa questa domanda innocente… e comincia il disastro! Eh già: secondo molti sessuologi e psicologi di coppia, c’è infatti una bella differenza fra la facciata da social network in cui siamo tutti disinibiti, sex positive e perfettamente a nostro agio con il sesso… e ciò che passa davvero per la testa a più del 70% delle persone che si sente proporre l’utilizzo di un giocattolo sessuale. Meglio allora parlare un po’ di sex toy, cominciando magari dall’inizio.
L’inizio è in effetti molto, molto prima di quel che stai pensando. Gli archeologi hanno infatti ritrovato oggetti per uso sessuale (sostanzialmente dei falli finti, quelli che oggi chiameremmo ‘dildo’) risalenti addirittura all’età della pietra. Ogni cultura e ogni era hanno avuto i loro, ma per la maggior parte della storia umana i sex toy erano riservati a persone molto ricche e molto eccentriche. Per farli diventare popolari si è dovuti arrivare al 1975 circa, quando nuovi materiali e nuove tecniche di produzione industriale hanno permesso di realizzare falli di gomma a basso costo, distribuiti tramite vendita per corrispondenza o nei primi “negozi per adulti”. E le cose non sono andate benissimo.
In mancanza di una serena educazione alla sessualità, la maggior parte delle persone vedeva i sex toy come roba da pervertiti o da malati, di cui ci si doveva solo vergognare. Qualcuno provava a dare loro un po’ di rispettabilità chiamandoli “aiuti matrimoniali”, ma era ancora peggio: sembrava confermare l’idea che solo chi avesse problemi di coppia gravi potesse essere interessato a oggetti simili. Che oltretutto erano piuttosto brutti perché, diciamolo, ben pochi trovano eccitante o elegante un cazzo rosa shocking, spesso di dimensioni improbabili e pieno di vene inquietanti, che magari vibra (poco) facendo un rumore da tosaerba. La situazione è cambiata solo attorno al 2000, quando sono arrivati giocattoli più creativi, colorati, simpatici, attenti alle esigenze di ogni tipo di persona e partner. Grazie anche alle spiegazioni diffuse su Internet, questi oggetti sembravano più innocui e divertenti, e infatti hanno molto più successo. Tuttavia rimaneva un problema.
Per tantissime persone “fare entrare un sex toy nella relazione” fa scattare la paura di non essere abbastanza. Abbastanza bravi, resistenti, eccitanti, delle dimensioni giuste… Così quello che nasceva solo come un gioco rischia di trasformarsi in un trauma – anche perché non tutti hanno la capacità di parlare dei propri timori col partner. Altre volte i problemi nascono dopo, quando si scopre che sì, effettivamente il nuovo giocattolo offre piaceri molto più intensi di un corpo umano. I casi di gelosia nei confronti di un pezzo di silicone sono più comuni di quel che si creda. Per evitare i drammi, però, è sufficiente cambiare prospettiva.
Prima regola: i sex toy si usano insieme, condividendo un momento di gioco e divertimento anziché escludendo un partner. Ma ancora più importante è rendersi conto di una questione pratica. Questi giocattoli hanno forme e capacità ben diverse da quelle di una persona, quindi è normale che diano sensazioni differenti. E a volte migliori, certo – e ci mancherebbe anche, visto che sono progettati apposta! Per questo motivo, spesso è sufficiente mettersi d’accordo sul fatto che sarà il partner a decidere quando e come usare il giocattolo su di noi. In questo modo non sarà più un rivale, ma un superpotere fantastico di cui solo lui o lei avrà il controllo, per darci sensazioni inimmaginabili. Finché, forse, vi potrete scambiare di ruolo e scoprire ancora nuovi giochi da godersi con la persona amata.
D’accordo, serve un po’ di creatività a cui non tutti sono abiutati. E allora volete un consiglio? Come primo gioco, consultate insieme il catalogo su questo sito e divertitevi a immaginare cosa vi piacerebbe di più provare. Parlatene serenamente, scegliete, e quando arriverà il pacchetto col sex toy prescelto… preparatevi a una serata di scoperte e piaceri! Poi non usatelo sempre, ma solo in occasioni particolari. E quando vi andrà di provare qualcosa di nuovo… che ne dite di un altro giro sul catalogo?